BIVACCHI BELLANI E ZUCCHELLI – BRUZZONE: STORIA DI UN’IMPRESA
Giugno 2013: gita sociale al Mont Velan: saliamo sotto una tormenta di grandine e neve alla Cabane du Velan, arriviamo completamente bagnati e gelati, il gestore teutonico cerca di impedirci l’uso della legna per accendere una malandata stufa; con qualche sotterfugio riusciamo a scaldarci e dopo esserci ripresi cominciamo anche a parlare tra di noi.
Accanto a me c’è una giovane ragazza, nipote di Niclo Bruzzone.
“Conoscevi mio zio?”
“Certamente, era un socio del Gruppo Escursionistico Pegliese soprannominato dagli amici Kilimangiaro perché veramente forte e vigoroso e famoso per le sue lunghe camminate”.
“Sai che una volta, in occasione di una delle sue gite di allenamento da Pegli al Monte Tobbio si è rivolto ad un amico, che si era fermato per mangiare un panino, dicendogli con piglio deciso: “Avanti! Non siamo mica venuti qui per mangiare!”
“Si, era un po’ burbero, ma generoso; sai che con gli amici del GEP nel corso degli anni passati aveva ristrutturato e mantenuto i due bivacchi posti sul monte Penello?” “Che peccato! Oggi lui ci ha lasciati, è lassù tra le montagne, ma forse un cruccio lo tormenta: vedere dall’alto lo stato così malandato dei due bivacchi”.
Fu così che nacque l’idea di porre mano alla ristrutturazione dei due bivacchi. Sono passati cinque anni e ora siamo in procinto di inaugurare la avvenuta ristrutturazione del secondo bivacco intitolandolo, oltre che allo storico nome di Zucchelli, socio del GEP e già titolare del nome, anche a Niclo Bruzzone.
Ora dalla cima della “Scaggia”, sul monte Penello, fanno buona guardia due bei bivacchi pronti ad accogliere in maniera del tutto gratuita tutti gli escursionisti, riunendo simbolicamente gli amici di Sestri nel ricordo di Arnaldo Bellani e di Pegli in quello di Zucchelli e Bruzzone.
E’ stata per la nostra sottosezione un’impresa emozionante e coinvolgente, testimonianza di uno spirito di amicizia, collaborazione, generosità che ha coinvolto molti soci ed ha trovato per strada anche nuovi e vecchi amici.
Speriamo che anche le nuove generazioni possano continuare a mantenere vivi questi valori che sono caratteristici della nostra associazione, consolidati dalla frequentazione dei nostri amati monti.
Carlo Venzano